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Udienza causa Uberpop del 30-11-2016

comunicato-uberpopComunichiamo alla categoria che nella giornata odierna si è tenuta la nuova udienza sulla causa UBER-POP dinanzi al Tribunale di Torino. I nostri avvocati – a fronte dell’ennesima richiesta di UBER di rinviare la questione in Corte di Giustizia Europea – hanno ribadito le nostre posizioni a difesa della categoria tutta e della nostra legge quadro di settore volta a contrastare chiunque intenda svolgere la professione di tassista in modo abusivo. L’iter della causa sarà ancora abbastanza lungo. Si prevede uno scambio tra le parti di ulteriori difese scritte e poi una udienza finale. Ci si attende la sentenza tra la primavera e l’estate del 2017. Sino ad allora – in ogni caso – il servizio UBER-POP resterà vietato in tutta Italia”.

Rigettato il ricorso Ncc/UberBlack dal Tar Lombardia

Rigettato il ricorso Ncc_UberBlack dal Tar LombardiaL’ Associazione Tutela Legale Taxi informa i propri associati e la categoria tutta che con un importante ordinanza emessa in data odierna dal Tar Lombardia i giudici milanesi hanno rigettato un ricorso proposto da noleggiatori che utilizzano la piattaforma UBER BLACK nel milanese. Il Tar ha inoltre chiaramente statuito che:

(a) è in vigore la legge n. 21/1992 come modificata dall’art. 29 comma 1-quater del decreto n. 207/2008;

(b) sono applicabili a chi utilizza la piattaforma Uber Black senza partire dalla rimessa le sanzioni della legge n. 21/1992 e quelle del codice della strada;

(c) non sono condivisibili le conclusioni raggiunte dal parere del consiglio di stato dello scorso dicembre che pareva lasciare spazio alla possibilità di inserimento dei servizi Uber a legislazione vigente, confermando invece nella sostanza le conclusioni raggiunte da altra sezione del Consiglio di Stato nelle sentenze di Grottaferrata;

(d) il servizio UBERPOP è illecito a legislazione vigente, confermando così le ordinanza del Tribunale Civile di Milano dello scorso maggio/luglio 2015.  Continua a leggere

Continua la vergognosa opera di lobby di Uber

uber_a_Palazzo_2015-09-08-Siamo venuti nuovamente a conoscenza del fatto che alcuni alti dirigenti del Gruppo Internazionale UBER, hanno organizzato nuovi incontri con una serie di soggetti politici ed istituzionali per portare avanti – si immagina – un’attività di lobby, al fine di vedere legalizzati i servizi da loro forniti e che, ad oggi, la magistratura ha ritenuto in contrasto con la legislazione vigente e in concorrenza sleale con il servizio taxi.

– E’ quanto affermano in un comunicato le strutture sindacali Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Uil Trasporti taxi, Ati taxi, Usb settore taxi e Associazione Tutela Legale Taxi. -.  Continua a leggere

Ora basta la misura è colma, non si gioca più

la_svolta_di_uber“Sfogliare il quotidiano, scrollare le pagine di un social network e apprendere che la nota multinazionale di San Francisco ha avuto la nefanda idea, tramite la sua tanto discussa app, di aprire le porte agli ncc con autorizzazioni rilasciate dai più disparati comuni italiani per permettere loro di operare sul territorio di Roma Capitale ci lascia a dir poco basiti”.

È quanto dichiarano in un comunicato congiunto Uiltrasporti taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fit Cisl taxi, Usb taxi, Ati taxi e Associazione Tutela Legale Taxi: “Non sono bastate – continua la nota – le condanne inflitte ad alcuni sindaci e amministratori corrotti di svariati comuni italiani a dimostrare che il settore del trasporto pubblico non di linea è regolato da delle norme chiare e vigenti. Ora, – proseguono i sindacati – con arroganza e con un semplice smart phone, la casa statunitense ritenta imperterrita di travolgere il settore del trasporto dando la possibilità a tutti i titolari di autorizzazioni ncc di rivolgersi ad una utenza indifferenziata senza prendere minimamente in considerazione che questa prerogativa è destinata esclusivamente ai taxi.  Continua a leggere

Politica prenda atto dimissioni Lucini

Ugl-Federtaxi-Cisl-Uiltrasporti-Usb-AtiDopo aver appreso, da notizie di stampa, dell’uscita della sig.ra Arese Lucini dal vertice del Gruppo Uber in Italia non possiamo non apprezzare l’assunzione di responsabilità della Manager di fronte alla conferma giurisdizionale del Tribunale di Milano della illegittimità dell’attività condotta, sino a poco tempo fa con il servizio Uber-Pop, dal Gruppo che lei dirigeva in Italia e al triste cenone in un noto ristorante romano con un drappello di Parlamentari della Repubblica per perorare la ‘causa’ dell’espansione commerciale di una multinazionale nel nostro Paese dietro un’ipotetica tutela della concorrenza” –

E’ quanto comunicano Ugl-taxi, Uil trasporti, Fit-Cisl, Federtaxi Cisal, Usb-settore Taxi, Ati-Taxi – autori del flash mob denominato #tuttiacena e andato in scena davanti il Parlamento -.  Continua a leggere