«Dopo le parole pronunciate a febbraio dal Ministro Delrio, con le quali si affermava testualmente che “se uno ha la licenza in un paesino delle Marche e poi lavora tutto il giorno a Milano, mi chiedo se è concorrenza o concorrenza sleale”, arriva oggi una nuova dichiarazione, stavolta del Ministro Calenda, con la quale perentoriamente si stabilisce che »se ci sono degli ncc che fanno i tassisti, devono fare i tassisti«. Così in una nota Uil Trasporti taxi, Ugl taxi, Federtaxi Cisal, Fast tpnl Confasal, Faisa Confail taxi, Fit Cisl taxi Lazio.
»Vorremmo ricordare a questi autorevoli ministri che mentre dilaga incontrastata ogni forma di abusivismo – prosegue la nota – sono trascorsi quasi quattro mesi dalla sottoscrizione in sede ministeriale di un protocollo d’intesa che prevedeva entro trenta giorni l’emanazione di un apposito decreto attuativo con il quale regolamentare il settore, in attesa di una futura riforma complessiva da farsi tramite un apposita legge delega. Ad oggi però, l’unica cosa che abbiamo visto è la vittoria in sede di tribunale civile di una potente multinazionale americana, grazie alle modifiche normative ottenute con il mille proroghe. Abbiamo purtroppo l’impressione che gli impegni assunti da questi signori – conclude amaramente la nota -abbiamo uno scarso valore, mentre nel paese continua a trionfare una logica in funzione della quale, chi viola sistematicamente le norme in qualsiasi campo, è puntualmente premiato«.
Una risposta a “Da ministro Calenda nuove vuote e sterili parole”