Lettera aperta a Governo Italiano, Regione Lombardia, sindaci di Milano e Roma e loro assessori ai trasporti

Roberto_MartanoIl volantino anonimo “Taxinero” così prontamente ripreso dai media e diffuso senza alcun riferimento alle fonti fa riflettere su i pericoli che incombono sulla categoria per il deprecabile incitamento alla rivolta sociale e ai disservizi e danni che azioni dissennate compiute da singoli e non condivise per la loro illegalità dal nostro sindacato.

Il comportamento e le azioni dell’assessore Maran (comune di Milano) e dell’assessore ai trasporti di Roma con la compiacenza dei loro sindaci Pisapia e Marino ci fanno capire che non ci considerano più un TRASPORTO PUBBLICO ESSENZIALE come invece la legge 21/92 e successivo 1-quater e la legge sugli scioperi dei trasporti pubblici n°146/90 con le relative sanzioni recita. 

Non siamo noi della categoria Taxi che dobbiamo uscire dall’equivoco, ma loro che ci devono spiegare le loro azioni contrarie al buon senso comune e al comportamento del buon padre di famiglia che le sentenze e i codici spesso richiamano.

Le continue provocazioni e gli scontri sul nostro servizio sono un’istigazione e un incitamento alla rivolta sociale in questi bui tempi per l’economia e il lavoro in Italia.

Che il Governo metta fine a queste continue provocazioni e, in particolare a Milano, con chi come la società Uber tende a distruggere la nostra attività di riconosciuto valore pubblico e sociale.

Federtaxi-Cisal, il segretario nazionale Roberto Martano.

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