Il tribunale di Francoforte chiude Uber, l’applicazione che permette di avere un autista a portata di smartphone. Dopo le proteste dei tassisti in diverse città europee, i giudici della città tedesca hanno disposto un’ingiunzione temporanea nei confronti della società californiana che non potrà trasmettere le richieste dagli utenti agli autisti. A giugno le proteste dei tassisti contro la app, che permette di inoltre di improvvisarsi «driver» e offrire la propria auto, si erano diffuse in tutta Europa. Sorte di segno contrario nella sua patria natale, dove Uber, fondata nel 2009 a San Francisco, è stata valutata a giugno 18,2 miliardi di dollari, tenta di rivoluzionare il pranzo, dopo aver rivoluzionato i trasporti. La società ha deciso di lanciare, in via sperimentale a Santa Monica, un servizio per la consegna del pranzo: basterà cliccare sull’app Uber fra le 11.30 e le 14.30, scegliere il ristorante e attendere l’autista Uber per la consegna a domicilio.
Al termine dell’esperimento Uber si riserva di scegliere il futuro del nuovo servizio «uberFRESH ». Per il test Uber ha selezionato alcuni ristoranti e messo a punto un menù fisso da 12 dollari, che consente ai chi lo ordina di evitare code e lunghe attese: il servizio – secondo Uber – sarà molto più veloce delle consegne effettuate dagli stessi ristoranti, 10 minuti di attesa contro i 45 minuti.
