Buongiorno e ringrazio tutti per la possibilità concessa.
A nostro modesto avviso, la situazione di emergenza che si è verificata la scorsa estate nel settore taxi, è stata determinata da un gigantesco rimbalzo di presenze turistiche legato alla fine della pandemia.
Una gigantesca bolla che già ora si sta sgonfiando e che inevitabilmente ha messo sotto pressione l’intero comparto dell’ospitalità, cosa abbondante dimostrata anche dalla incredibile impennata dei prezzi dei biglietti aerei, ferroviari e delle strutture alberghiere,
Pressione esercitata anche sull’intero sistema del trasporto pubblico collettivo che in alcune realtà territoriali sta ancora oggi subendo un’opera di profonda manutenzione, con una conseguente e logica riduzione dell’offerta di servizio e che non poteva e non può essere ovviamente coperta dai taxi.
Entrando nel merito del decreto, crediamo sia fondamentale operare alcuni correttivi, in attesa che vengano finalmente approvato i decreti attuativi e il DPCM di disciplina delle piattaforme tecnologiche, necessari a contrastare i fenomeni di abusivismo e a concludere la riforma del comparto iniziata con la legge 12 del 2019.
Per noi, occorre puntualizzare che possa essere assegnata al singolo tassista una sola licenza temporanea di validità annuale e rinnovabile solo per un secondo anno, evitando possibili fraintendimenti che potrebbero portare alla determinazione di fenomeni speculativi con il tentativo di accumularne molteplici e che si possa indicare in modo esplicito che i prezzi relativi ai bandi straordinari a titolo oneroso, non possano scendere al di sotto dei valori indicati dall’agenzia delle entrate, riducendo nel contempo il tetto massimo al 10% dell’organico, onde poter consentire valutazioni più attente delle reali necessità superata la fase emergenziale.
Crediamo infine che sia fondamentale disciplinare l’utilizzo delle seconde guide attraverso l’individuazione di una specifico tetto che dovrebbe essere determinata dal confronto tra enti locali e strutture di rappresentanza sindacale, sulla base di una effettiva valutazione di quello che sono i reali fabbisogni territoriali che – ovviamente – si diversificano da città e città.
Ringrazio nuovamente tutti.
Saluti.