Lettera al ministro Delrio dopo l’incontro del 21 febbraio 2017

Gentile signor Ministro,
con la presente lettera, riteniamo corretto significarLe i motivi del nostro diniego, relativi alla sottoscrizione del documento stilato al termine dell’ incontro tenuto presso il suo dicastero il 21 Febbraio 2017. Abbiamo infatti ritenuto che in quel documento, non vi fossero contenuti che apportassero dei cambiamenti significativi, a quanto stabilito dall’emendamento approvato nel dll mille proroghe che di fatto, omologa due comparti fisiologicamente differenti, attraverso la sospensione del 29 comma 1 quater, e mette in serio pericolo l’azione di contrasto al fenomeno dell’abusivismo e molte delle cause in essere, intentate anche all’indirizzo di una potente multinazionale dei trasporti. 

Cause peraltro promosse in autotutela da privati, I taxisti, cui avrebbero volentieri rinunciato, se le istituzioni, a monte, si fossero fatte carico di far osservare le proprie leggi.

Memori degli accordi dello scordo Marzo che prevedevano, Le ricordiamo, l’apertura di un tavolo di confronto per arrivare ad una legge delega di riforma del settore ed escludevano, contestualmente la possibilità di intervenire sullo stesso a colpi di emendamenti, ci permetta anche di avere un approccio pragmatico e di nutrire seri dubbi sulla promessa di realizzare in un mese ciò che non e’ stato fatto in otto anni.

Il nostro senso di responsabilita’ e la coerenza con cui tuteliamo gli interessi di una categoria di seri ed onesti lavoratori, ci impone un’assoluta e totale chiarezza nei confronti di tutti.

Questo è il motivo per il quale ci siamo riservati di valutare la sua proposta, sia sotto l’aspetto tecnico che quello legale, traendone un giudizio non positivo.

Il nostro non deve però essere letto da chi pensa di strumentalizzare le situazioni, come un atteggiamento oltranzista, ma come un semplice e rigoroso atto di analisi di contenuti attualmente non condivisibili.

Auspichiamo dunque che sia possibile modificarli, anche grazie al contributo che la nostra struttura potrà fornire ai futuri tavoli di confronto, dove verificheremo se gli impegni verbali da Lei assunti in diverse circostanze, potranno realmente concretizzarsi in un atto normativo di riforma del settore che tuteli realmente la funzione di natura pubblica svolta dal nostro servizio.

Distinti saluti.

Milano 22 febbraio 2017 Federtaxi Cisal

Il presidente Massimo Campagnolo.

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